Il tema è la procedura di erogazione di sanzioni disciplinari del datore di lavoro nei confronti dei collaboratori, anticamera del licenziamento. Si esamina nello specifico la contestazione disciplinare e i criteri che essa deve necessariamente avere per evitare che venga dichiarata inefficace e, dunque, priva di effetti. Emerge inoltre l’importanza secondo la Cassazione che la sanzione disciplinare si riferisca a fatti specifici, a garanzia del diritto di difesa del lavoratore. Ne parla l’Avv. Marco Riario Sforza, esperto in Contrattualistica d’Impresa nazionale ed internazionale.